L’idea: la cultura del design al servizio della cultura artigiana del sud del mondo
"Quando una delle statuette in legno realizzata dagli artigiani rwandesi cadde dalla mensola dove era esposta, percepii come l’intervento di un designer avrebbe potuto garantire una base più stabile e non solo alla scultura … ma all’intero progetto, rendendolo più efficace e valorizzandone la cultura endemica"
Maria Pellerano |
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L'associazione Designers Senza Frontiere nasce proprio dall'idea di un gruppo di persone già impegnate attivamente da anni nel mondo della cooperazione internazionale e nel settore del commercio equo e solidale.
Ciascuno di noi, con il suo percorso e la sua personale esperienza, le sue diverse competenze , ha maturato negli anni la convinzione che i progetti realizzati nei paesi in via di sviluppo possano essere davvero generatori di valore economico e sociale solo quando tengono conto sia delle reali esigenze dei produttori sia contemporaneamente delle reali condizioni dei mercati.
Il nostro stile: avvicinare due mondi, valorizzandoli entrambi
Lo scopo di Designers Senza Frontiere è quello di avvicinare due “mondi” che generalmente hanno difficoltà ad entrare in contatto, che paiono distanti ma che hanno in realtà molteplici affinità.
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È proprio con questo obiettivo che
il Design ed il Designer acquisiscono un ruolo fondamentale , permettendo un progresso sostenibile e duraturo nello sviluppo delle comunità artigiane.
DSF mette
la cultura del design al servizio dello sviluppo dell'artigianato e a supporto delle artigiane e degli artigiani del sud del mondo
in modo organizzato, pratico ed efficace , attraverso iniziative di
studio, progettazione e gestione del lavoro.
La valorizzazione delle tecnologie artigianali tramandate di generazione in generazione, delle
tecniche produttive tradizionali, e delle
materie prime endemiche è un aspetto fondamentale dell'attività di crescita economica. Il
rispetto delle persone , della cultura e l'utilizzo di materiale e metodologie proprie della zona d'intervento portano alla definizione di un design adeguato che riesce ad accostare due mondi territorialmente lontani.
Le caratteristiche progettuali e metodologiche del design occidentale nel rispetto della cultura endemica possono essere messe a servizio di realtà ancora prive di dinamiche economiche sviluppate.